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Breve storia personale di Stefania e Gian Paolo
Stefania e Gian Paolo nascono a distanza di pochi mesi l’una dall’altro. La prima alla metà del Novembre 1978, il secondo agli inizi del Maggio 1979. La Storia ricorderà quegli anni come burrascosi, ma le famiglie offrono da subito calore e protezione. Si spera in bene…
Intanto, entrambi si scoprono irresistibilmente attratti dalla creazione artistica nelle sue diverse forme. Quando il tempo delle decisioni arriva, non ci sono grandi incertezze. Nell’occasione, Stefania e Gian Paolo danno prova di testardaggine alle famiglie preoccupate. La decisione è presa. Il futuro passerà per l’Istituto d’Arte Filippo Figari di Sassari, che già vide nelle sue aule, come docenti o allievi, artisti quali Filippo Figari, Stanis Dessy, Eugenio Tavolara, Mauro Manca, Salvatore Fara, Gavino Tilocca, Costantino Spada, Libero Meledina e Giuseppe Magnani.
E’ qui che le storie personali di Stefania e Gian Paolo iniziano a convergere. Ora occupano le stesse aule, ora respirano la stessa aria. Diligentemente, ignari di sé e di quanto riserva il destino, studiano. Il diploma arriva prima per Stefania, poi per Gian Paolo. Per entrambi, voto finale che sfiora il massimo.
Terminati gli studi superiori, è la volta dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari, Istituto di Alta Cultura per la Formazione delle Arti Visive in Italia. E’ il 1999. I due si ritrovano, ma ancora vagolano veloci e indipendenti per corridoi, laboratori e mostre.
Tutto cambia nel 2002, quando Stefania e Gian Paolo frequentano, rispettivamente, i Corsi di Scultura e Scenografia. Stefania vuole immergere una sua scultura di fattezze femminili nel mondo della percezione reale, e chiede a Gian Paolo di conferire vitalità alla sua creazione mediante fotografia artistica in contesti di vita quotidiana.
E’ un attimo… Accomunati dalla passione per l’arte, i mondi personali di Stefania e Gian Paolo si fondono in un percorso unico che li unisce nella vita, intrecciando sentimento e creatività. Convoleranno felicemente a nozze nel 2012.
Prima ancora, c’è da terminare il ciclo di studi. Ciò avviene nel 2004. Ancora una volta, voti finali che ben testimoniano della passione che ha mosso i due.
Maturato un notevole interesse per le opportunità artistiche offerte dalla grafica digitale, nel 2006 Stefania e Gian Paolo frequentano un corso di Computer Graphics presso l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Francesco Ciusa di Nuoro. L’apprendimento di Tecniche di Disegno 3D con Sviluppo di Piattaforme Vrl, di Montaggio Video, di Tecnologie Web e di Grafica 2D permette loro di venire selezionati per la progettazione del sito web del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada (Nu), e la realizzazione della parte grafica dei manifesti pubblicitari che lo stesso distribuirà all’aeroporto di Fertilia.
Alla qualifica di Tecnico Superiore di Multimedia e Web nel Settore dei Beni Artistici e Culturali si aggiungerà, nel 2008, quella di Tecnico dei Servizi Educativi con Funzione di Promozione Esterna, Operante in Siti Culturali-Ambientali Valorizzati, ottenuta dopo frequentazione di un corso apposito presso il Liceo Classico Domenico Alberto Azuni di Sassari. Qui, Stefania e Gian Paolo apprendono elementi di Tecnologia HTML, Gestione di Sistemi Informatici e Telecomunicazioni, Archeologia, Marketing Culturale, Didattica Museale, e Percorsi Museali. Segue un periodo di formazione presso la società cooperativa Sistema Museo della Regione Umbria, che fornisce servizi e competenze per la gestione e valorizzazione di beni culturali e ambiti museali. Principalmente svolto a Spoleto, Deruta e Montefalco, vede i due impegnati per un mese circa.
I due continuano a coltivare l’idea di combinare arte e tecnologia l’anno successivo, il 2009, quando vengono selezionati per il corso di formazione post lauream Interaction Design Experience, frequentato presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Sassari con sede in Alghero. Incentrato sulla cosiddetta Human-Computer Interaction, ovvero l’interazione tra uomo e macchina, il corso è orientato alla creazione di piattaforme per l’utilizzo agevole di interfacce digitali. A tal fine, Stefania e Gian Paolo si ritrovano a studiare Interaction Design, Design-Architettura, Modelli di Interazione, Multimedialità, Physical Computing, Tecnologie 3D, Progettazione e Sviluppo di Applicazioni Web Multimediali, Gestione dei Contenuti Culturali.
Nello stesso anno, la Domus Academy di Milano seleziona Stefania e Gian Paolo per collaborazioni lavorative con due differenti aziende. Così, Stefania si ritrova a lavorare per 5 mesi presso la KAMI di Camillo Olivetti, intenta alla grafica e siti web. Approssimativamente negli stessi mesi, Gian Paolo è impegnato nella realizzazione di catalogo web, brochure e servizi fotografici per la presentazione della nuova collezione Cammarata Gioielli, che si terrà a Las Vegas, USA, all’interno di un evento organizzato dalla catena di negozi di lusso Barneys New York.
Affacciatisi alla scena milanese, Stefania e Gian Paolo non riescono a distogliere lo sguardo dal mondo della moda, intesa in senso artistico, ovviamente. Di qui, la scelta di frequentare la Scuola di Arte e Moda di Sassari nel 2013. Materia di elezione è la sartoria, e i due si impadroniscono delle tecniche di realizzazione di cartamodelli, taglio e confezione di capi di abbigliamento.
Inesorabilmente attratti dalla fabbricazione digitale, nel 2014 Stefania e Gian Paolo partecipano al progetto FabLab di Sardegna Ricerche, presso i laboratori del Polo Tecnologico di Pula (Ca) a Piscinamanna. Stefania crea la linea di borse Digital Fashion, partendo da cartamodelli digitali preparati tramite software vettoriale e accessori disegnati e fabbricati con software e stampanti 3D. In parallelo, Gian Paolo realizza la linea di capi e accessori moda Fashion Light, intagliati mediante intagliatore laser e stampati in 3D, con funzione di segnalazione in ambienti notturni o poco illuminati.
Pur nella crisi di economia e valori, le due idee attirano l’attenzione e vengono selezionate per vari eventi espositivi. Ecco, quindi, che Stefania e Gian Paolo partecipano a SINNOVA 2014, il secondo salone dell'innovazione organizzato a Cagliari, alla Maker Faire Rome 2014, Fiera Europea dedicata all'innovazione, e alla Mostra Generazione Faber 2014, ancora a Cagliari. A questi eventi, seguirà la Maker Faire Rome 2016. Ancora una volta, selezionati da una giuria esterna in base alla validità di un’idea.
to be continued ...
Esposizione Maker Faire Roma 2016
LIGHT FANTASY
Light fantasy, è una lanterna luminosa in stile fantasy, pensata per raccontare e rappresentare favole e storie fantastiche, che gli stessi bambini possono creare attraverso la lanterna luminosa. Essa diventa un mezzo per far giocare i più piccoli, dando al bambino la possibilità di creare da se le proprie trame fantastiche, portando a personalizzare la propria lanterna, che con l’aggiunta di effetti di luce, crea nell’ambiente domestico un’atmosfera di vera magia. La lanterna è rivolta a un target che parte dai tre anni fino ai tredici anni. La lanterna è costituita in prevalenza da stoffa ad alta resistenza, e sicurezza per chi la utilizza; essa è costituita da un corpo centrale in stoffa sagomata, che riprende le scenografie fantastiche di castelli o ambientazioni particolari derivate dalle favole. Quando s’installa la lampada, s’inserisce prima nella parte centrale la lampadina con supporto e accensione, nella seconda fase si dispone in maniera circolare, la stoffa sagomata che si chiude con semplici bottoni a pressione. In queste due fasi di costruzione della lanterna, il bambino deve avere il supporto di un adulto. Una volta piazzato il corpo centrale della lanterna, la terza fase e propriamente ludica, poiché insieme alla lampada, ci saranno le figurine di stoffa calamitate dei personaggi delle storie fantastiche che il bambino avrà scelto. Le figurine di stoffa, possono essere collocate tutte intorno alla lanterna luminosa, nel modo più fantasioso, e creando da se le trame, in quanto nei personaggi, rappresentati nelle figurine di stoffa, vi saranno dei fumetti con lavagnetta nella quale lo stesso bambino potrà scrivere. La lanterna luminosa una volta completata, con i sui personaggi, darà vita a giochi di luce. L’innovazione del progetto proposto, è quello di creare delle lampade per ambiente personalizzabili, e uniche, seguendo la propria fantasia. La lanterna luminosa, ha un metodo di produzione rapido, che avviene lavorando due stoffe principali.
Esposizione Maker Faire Roma 2017
THUNDERBOLT
La lampada realizzata con gli strumenti della fabbricazione digitale (intaglio laser e stampa 3D) è caratterizzata da due funzioni principali; la prima “Light Effect”, permette la creazione di effetti di luce avvolgenti e inediti, in quanto l’ambiente circostante viene ridisegnato dalla lampada con disegni luminosi. Ogni qualvolta la lampada ruota, la luce che attraversa il corpo intagliato crea di volta in volta una differente grafica luminosa, restituendo all’utente un’inedita esperienza di visione dei fenomeni concernenti la proiezione luminosa delle ombre.
La funzione “Light Effect” della lampada superluminale è data da un particolare intaglio laser a sezioni verticali e orizzontali, su un particolare plexiglass a 99% di lucentezza che potenzia l’effetto di proiezione luminosa. Lo studio di questo particolare intaglio laser, permette di sperimentare e osservare la proiezione luminosa delle forme, per creare diversi giochi di luce, nei quali anche i più piccoli possono giocare e creare attraverso i robottini stampati in 3D storie fantastiche, che come per magia prendono vita attraverso la luce della Lampada Superluminale.
La seconda funzione della lampada “Thunderbolt” riguarda la tecnologia di trasmissione wireless dell’elettricità attraverso il mini trasmettitore Tesla Coil, che inserito all’interno della lampada attraverso una cassa di sicurezza, permette di generare correnti alternante ad alta frequenza, ma di debolissima intensità e non pericolose per gli utenti.
La funzione della lampada superluminale Tesla Coil dà la possibilità, per i più adulti, di conoscere e sperimentare il fenomeno della trasmissione wireless dell’elettricità attraverso gli accessori stessi della lampada come robot stampati 3D muniti di neon o led a basso consumo, che avvicinati in prossimità della lampada si accendono senza utilizzare contatti elettrici, ma alimentati a distanza grazie alla bobina Tesla Coil opportunamente configurata per piccoli esperimenti scientifici.
La lampada è costituita da un cubo rotativo intagliato con la tecnologia laser, concepita nel suo design per generare proiezioni particolari di luce, poggia su una base anch’essa sviluppata con la tecnologia dell’intaglio laser, è costituita da bande di materiale fluorescente che rilasciano luce chimica quando la luce solare o quella artificiale diminuisce nella stanza, permettendo di osservare e studiare i fenomeni della fluorescenza.
La lampada Superluminale Thunderbolt, diventa un mezzo per sperimentare e poter conoscere gli affascinati fenomeni di proiezione della luce e delle caratteristiche fondamentali di propagazione dell’elettricità.
Esposizione Alghero 2016
Nell’immagine sottostate alcuni esempi esposti di collane in polymer clay e accessori fashion con proprietà luminescenti
in plexiglas intagliato con il macchinario laser cutter.
Esposizione di Fabbricazione Digitale e Polymer Clay, primavera estate 2016 MeMa-Lab Alghero (lungomare Dante).
Inizio esposizione dal 26/03/2016, ogni venerdì, sabato, domenica.
work in progress
Me.Ma.Lab presenta la sua idea d’innovazione nel campo del fashion design attraverso due progetti sperimentali che uniscono la lavorazione digitale dei materiali alla sapienza artigianale nella realizzazione di capi di moda e accessori di design. Segue una breve descrizione dei progetti del gruppo di ricerca: Fashion light, di Gian Paolo: linea di moda e oggetti d’arredamento luminosi, per funzioni di segnalazione e individuazione in ambienti notturni e con un sistema di accumulo diurno; Digital Fashion, di Stefania: creazione di “cartamodelli digitali” di borse e accessori, che con una tagliatrice laser possono essere convertiti dal virtuale al reale.
Interviste dei creatori di Me.Ma.Lab
Me.Stefania: Link intervista
Ma.Giovanni: Link intervista
Se siete interessati e volete saperne di più sul gruppo MeMa-Lab contattatici